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Arci Lecco Sondrio

Buon 25 Aprile, da Arci Lecco

admin aprile 11, 2016 Uncategorized Commenti disabilitati su Buon 25 Aprile, da Arci Lecco

Cari e care soci/e, amici/che e compagni/e,

in questa giornata si festeggia il 71 esimo anniversario della Liberazione del popolo italiano dal nazifascismo. In centinaia di piazze,  sentieri di montagna, sedi istituzionali e di associazioni, fra cui i numerosissimi Circoli Arci , si organizzano incontri per stare insieme, ricordare e riflettere sull’importanza della scelta che decine di migliaia di uomini e donne fecero dal 1943 per due lunghi anni: la scelta di lottare per la Libertà, e per la Pace.

Lottarono e vinsero la barbarie nazifascista perché ci fosse libertà di espressione, di pensiero, di aggregazione e per difendere i diritti dei lavoratori, delle donne: in altre parole, lottarono per la Giustizia Sociale.
Lottarono con le armi e con il cuore, con l’idea di ottenere la Pace dopo anni di barbari massacri, di assurde invasioni  finalizzate all’ottenimento di “posti al sole”per poche persone, di propaganda della figura del  “capo assoluto”, di un nazionalismo e di una supposta superiorità della razza atta a solo a  giustificare la sopraffazione dell uomo sull uomo per aumentare il potere e la ricchezza di pochi noti.

La guerra aveva distrutto case, fabbriche , strade, ponti, opere d’arte  e prodotto morti, vagabondi, dispersi, orfani, mutilati, disoccupati e tanti tanti sfollati. E questi sfollati non sono forse i migranti di oggi che scappano dalla loro terra resa invivibile dalle disgrazie della guerra? Non sono forse il prodotto di scelte economiche che sostengono governi corrotti che aumentano sempre più le ingiustizie sociali?
Tutte le guerre producono questo,anche ai nostri giorni, anche quando e’ l Italia a bombardare con i cacciabombardieri, a sparare con i mitra e a mandare soldati in giro per il mondo. Dobbiamo rispettare l articolo 11 della costituzione, usare la diplomazia per risolvere i conflitti e prevenirli smettendo di produrre e vendere armi a mezzo mondo e poi stupirsi se vengono usate!
Immaginate come sarebbe migliore un mondo in cui tutti i miliardi spesi per le armi venissero usati per sistemare le scuole che crollano, pagare con stipendi dignitosi gli insegnanti ed i lavoratori, aver un sistema sanitario pubblico e funzionante, dei trasporti efficienti, una pensione certa alla fine dell’età lavorativa o mettere in sicurezza gli alvei dei fiumi  per far sì che le  case che crollino alla prima scossa di terremoto….

Arci nazionale ci ricorda che questo è un anno particolare: 70 anni fa, si tenne un referendum per decidere se l’Italia sarebbe diventata una Repubblica o sarebbe rimasta una monarchia: la maggioranza scelse la Repubblica. I monarchi disponibili a sostenere per anni il regime criminale fascista furono allontanati… e per la prima volta votarono le donne.
Ma nonostante oggi le donne possano votare, siamo ancora lontani da un riconoscimento reale dei loro diritti: sul lavoro a pari mansione sono meno retribuite degli uomini, la violenza e l’assassinio fra le mura domestiche è preoccupante, la scelta dell’aborto è sempre più messa in discussione.
Molti sono ancora gli uomini che  –forti di integralismi religiosi ed ignoranza- vedono  ancora le donne  come oggetti  di loro proprietà o come esseri senza dignità… le donne non devono avere gli stessi diritti degli uomini: ne devono avere di più!  Questo 25 aprile è dedicato a voi!

Sempre nel 1946 si svolsero le elezioni per decidere la composizione dell’assemblea che avrebbe scritto la Costituzione Italiana. Gli italiani, e per la prima volta le Italiane, andarono al voto in massa. La Nostra Costituzione fu scritta in due anni e alla fine fu approvata a larghissima maggioranza: in sostanza quasi tutto il popolo italiano poteva dirsi di essere rappresentato nel testo della Costituzione.
In questi ultimi mesi una parte importante della nostra Costituzione è stata riscritta da un parlamento votato con una legge anticostituzionale e votato da una sola parte politica. La legge elettorale che sta emergendo permetterà ad una ristretta minoranza di avere ampia maggioranza: tutto ciò è nascosto sotto la parola “governabilità ed efficienza”. La parola e il concetto di “democrazia” non compaiono.
Quando una ristretta minoranza pretende di comandare si sta andando contro il volere della maggioranza del Popolo e quindi si va in una direzione antidemocratica. Ciò non è ammissibile: siamo allo stravolgimento di ciò che il 25 aprile, la Lotta Partigiana e del Popolo italiano hanno ottenuto.
Vi invitiamo ad informarvi e poi andare a votare al referendum costituzionaleche si terrà in autunno.

La partecipazione è il sale della democrazia: quella partecipazione e quella democrazia che all’ interno dei nostri Circoli ogni giorno sono praticate.

Vi auguriamo un 25 aprile che sia uno sprone alla costruzione di un mondo migliore, contro i fascismi, per una Libertà, che se non e’ collettiva si chiama privilegio.

Buon 25 aprile, buona festa della Resistenza!

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