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A un anno dalla strage del 3 ottobre 2013, servono scelte concrete perchè di frontiera non si debba più morire

admin ottobre 1, 2014 campagne Commenti disabilitati su A un anno dalla strage del 3 ottobre 2013, servono scelte concrete perchè di frontiera non si debba più morire

Il Consiglio nazionale dell’Arci, riunitosi a Roma il 27 settembre, denuncia, a quasi un anno dalla strage di Lampedusa del 3 ottobre 2013 – in cui 368 persone persero la vita nel tentativo di raggiungere la ‘frontiera’ Europa  – l’ipocrisia di tutta una classe politica incapace di eliminare le cause che hanno provocato e continuano a provocare morti nel mediterraneo mettendo in campo una radicale riforma della legislazione su immigrazione e asilo, aprendo canali di accesso umanitari e realizzando un sistema d’accoglienza unico con stand rispettosi della dignità dei rifugiati che vi vengono accolti.

Le migliaia di morti nel mediterraneo si rispettano continuando a svolgere un’attività di soccorso reale e non utilizzando risorse per operazioni come Frontex plus, che ha unicamente il mandato di sorveglianza delle frontiere  e non di salvataggio dei migranti.

Ancora oggi il Parlamento italiano, nonostante decine di migliaia di firme raccolte dal Comitato 3 ottobre, non ha ancora approvato la legge che istituisce la Giornata della Memoria, che oltre a restituire dignità ai tanti migranti morti nel tentativo di raggiungere l’Europa, permetterebbe di fare chiarezza sulle responsabilità che gravano sui governi nella gestione delle frontiere.

L’Arci ricorderà il 3 ottobre a Lampedusa, insieme all’omonimo Comitato, ai familiari delle vittime e ai superstiti. Organizzerà inoltre in molte  città italiane  iniziative di commemorazione e di denuncia, chiedendo scelte concrete perché di frontiera non si debba più morire.

Roma, 27 settembre 2014

Le iniziative di commemorazione 

Il 3 ottobre ricorre l’anniversario del naufragio dei 368 migranti al largo di Lampedusa. In questa giornata si vuole ridare dignità e voce alle tante vittime dell’immigrazione, con iniziative di commemorazione che si svolgeranno a Lampedusa, dove si svolge il Festival Sabir, e in contemporanea in altre città italiane.

Di seguito alcune delle iniziative promosse dai comitati Arci territoriali.

ROMA

368 lanterne, una per ogni persona rimasta vittima del naufragio, saranno liberate in aria. La sede in cui avverrà sarà quella di Eutropia, festival promosso da Arci Lazio nel quartiere Testaccio a Roma.

MODENA

La Rete Primo Marzo promuove, con il patrocinio del Comune di Modena e in collaborazione con il comitato Arci territoriale, l’iniziativa Mare amaro, in cui riflettere sulla strage di Lampedusa attraverso parole e letture. Appuntamento dalle 17.30 in piazza Torre. Tutti i partecipanti sono invitati a portare o indossare qualcosa di giallo, il colore dei migranti.

TRENTO

Arci, in collaborazione con Acli, Cgil, Cisl, Uil e associazioni locali, costruirà un’installazione composta da 368 barchette di carta che distribuirà ai cittadini.

LIVORNO

Mediterraneo, un mare di accoglienza è il titolo dell’iniziativa che si svolgerà il 4 ottobre presso il Nuovo Teatro delle Commedie. Si comincia alle 10 con una tavola rotonda, si prosegue nel pomeriggio con un momento più simbolico: la commemorazione di fronte alla lapide in memoria delle vittime della Moby Prince e deposizione in mare di una corona in ricordo di tutte le persone che hanno perso la vita in mare.

Promuovono Arci, cooperativa Itinera e Comitato 140, che ricorda le vittime della tragedia Moby Prince avvenuta alcuni anni fa nel mare livornese.

CALTAGIRONE

L’Arci Amari, insieme alla Caritas di Caltagirone, ha vissuto in prima linea l’accoglienza dei 38 minori eritrei sopravissuti, ospitati nel Comune di Caltagirone.

Un’esperienza da cui partire per testimoniare l’accoglienza come dimostrazione della vicinanza alle famiglie delle vittime e ai superstiti.

Da questo nasce la mostra Al di là del mare, disegni prodotti dai minori eritrei sopravissuti alla tragedia del 3 ottobre che sono stati ospitati a Caltagirone, che per tutta la durata del Festival sarà allestita a Lampedusa. A Caltagirone, presso il cimitero monumentale, alle 10.30 ci sarà una commemorazione interreligiosa, mentre nel pomeriggio a partire dalle 16.30 presso Piazza Municipio ci saranno: un’iniziativa di teatro dell’oppresso a cura dell’associazione Punteruolo; il collegamento con Lampedusa e la presentazione della mostra Al di là del mare; l’assemblea pubblica su Memoria e accoglienza.

In contemporanea presso la Galleria Ghirri si terrà un workshop tra giovani migranti e giovani italiani. Alle 20 si concluderanno le attività sulla Scala Santa Maria del Monte

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