Stiamo vivendo in un incubo, ogni ora peggiore. Siamo sull’orlo dell’intervento diretto degli Usa nella guerra scatenata da Israele contro l’Iran. In Iran e in Israele, la popolazione civile è sotto le bombe. E intanto si scopre che l’Agenzia Internazionale AIEA non aveva mai detto che l’Iran stesse costruendo armi nucleari. A Gaza l’esercito israeliano ha fatto 144 morti e 560 feriti in un solo giorno, e l’esercito israeliano continua a fare strage fra chi è in fila per il pane. A Kiev una notte di bombardamenti ha fatto 21 vittime. Il mondo intero è con il fiato sospeso.
In Europa, il cancelliere tedesco Merz ha dichiarato che “Israele sta facendo il lavoro sporco per noi”. Il Parlamento Europeo approva la possibilità di usare i fondi del PNRR per le armi. Il governo italiano vuole istituire una riserva militare di 10.000 persone addestrate e pronte a combattere. La prossima settimana, la NATO imporrà ai paesi europei di spendere il 5% del PIL in armamenti, e di militarizzare la scuola, la formazione, l’economia e la società.
Noi uniamo le forze contro questa follia.
E’ dalla guerra, dall’ingiustizia, dallo sfruttamento che dobbiamo difenderci, non da altri popoli o da altri paesi. Vogliamo vivere in pace, nei diritti, nella democrazia. Vogliamo una Europa, una Italia, una società e una economia disarmata, fuori dalla logica dei blocchi militari, vogliamo il disarmo. I conflitti vanno risolti con la politica, la diplomazia, il diritto internazionale.
Sabato 21 giugno a Roma da Porta San Paolo al Colosseo
Sabato uniremo con convinzione e passione le nostre diverse lotte, le nostre diverse culture, identità, appartenenze. Solo insieme possiamo alzare una barriera efficace contro la guerra, il riarmo, il genocidio, l’autoritarismo. Solo insieme possiamo superare la paura, sconfiggere la rassegnazione, costruire uno spazio accogliente che possa accogliere ogni persona che non sopporta più di vivere in questo mondo ingiusto, crudele e sbagliato.
Il 21 giugno è solo l’inizio, di un percorso e una lotta comune e necessaria.
La manifestazione è promossa dai promotori italiani dell’appello europeo Stop Rearm Europe:
Ferma il Riarmo (Sbilanciamoci, Rete Italiana Pace e Disarmo, Fondazione Perugia Assisi, Greenpeace Italia), Arci, Attac Italia, Transform Italia
e ad oggi conta 469 adesioni di organizzazioni sociali, sindacali e politiche
Trasporti
I mezzi di trasporto organizzati con il contributo delle organizzazioni aderenti e delle persone partecipanti per arrivare alla manifestazione da tutta Italia non bastano a soddisfare le richieste di partecipazione, che aumentano di ora in ora. Chiediamo a ciascuna persona, a ciascun collettivo di fare il possibile e l’impossibile, per arrivare comunque a Roma. Ne va della vita e del nostro futuro.
Il corteo partirà da Porta San Paolo (Piazzale Ostiense) alle ore 14:00.
Il concentramento è facilmente raggiungibile dalle due stazioni principali (Termini e Tiburtina) con collegamento diretto attraverso la Metro B (direzione Laurentina, fermata Piramide).
I pullman possono sostare per lo scarico dei passeggeri in via Marco Polo, nei pressi di Porta San Paolo. Per l’accesso in città dei pullman è previsto il ticket di ingresso turistico. Una volta finita la manifestazione sarà possibile raggiungere i pullman tramite la linea B della Metro (Circo Massimo la fermata che rimarrà aperta per il deflusso) e raggiungere il parcheggio stabilito con il vettore.
Il percorso e la composizione del corteo
Il percorso si snoderà lungo via della Piramide Cestia, Piazza Albania, Viale Aventino, Piazza di Porta Capena, Via di San Gregorio e arriverà al Colosseo – Via Clelio Cibenna – angolo via Claudia.
Il corteo sarà aperto da un grande camion attrezzato, da due striscioni del comitato promotore e da due grandi bandieroni della pace e della Palestina.
Lungo il corteo, saranno posizionati altri camion attrezzati con amplificazione. Uno di questi sarà un media center organizzato dalla Rete No Bavaglio che curerà le riprese, la diretta e i collegamenti con radio e media locali.
Tra gli aderenti ci sarà anche Disability Pride Italia, una realtà che promuove i diritti civili delle persone con disabilità e ne persegue la piena inclusione sociale, e che contribuirà a rendere il corteo più accessibile e inclusivo. Gli interventi durante il corteo saranno tradotti in LIS (Lingua dei Segni Italiana) e saranno disponibili mezzi con posti a sedere per persone con mobilità ridotta.
Die-in al Colosseo
All’arrivo al Colosseo, le amplificazioni trasmetteranno un audio di 4 minuti. Viene da Gaza, è il rumore delle bombe su Gaza registrato dall’ingegnere del suono palestinese Oussama Rima. E’ stato montato, e ci è stato regalato, dalla campagna catalana Unsilence Gaza – coordinata da NOVACT, nostri alleati nella campagna europea Stop Rearm Europe. NOVACT.
Ci hanno regalato l’audio mandandoci questo messaggio: “La campagna Unsilence Gaza é nata per denunciare un doppio silenzio: il silenziamento della popolazione palestinese che soffre un genocidio e il silenzio del potere. Già Hanna Arendt denunciava che i peggiori orrori dell’umanità non sono stati tanto colpa delle minoranze che li hanno fatti ma dalle maggioranze che sono rimaste silenziose, che hanno preferito non fare niente, e così i nostri governi, complici”.
Al suono delle bombe, la manifestazione diventerà un gigantesco die-in. Chiediamo a tutti e tutte di portare con sé un lenzuolo, possibilmente bianco, o qualcosa per sdraiarsi per terra.
Interventi
Gli interventi dei rappresentanti delle organizzazioni sociali, sindacali e politiche aderenti si svolgeranno dal camion di apertura, sin da Piazzale Ostiense e lungo tutto il percorso del corteo. Saranno mandati in diretta su social e media, e registrati.
Al Colosseo, alla fine del corteo e dopo il die-in, il camion di apertura ospiterà alcuni brevi interventi:
Stefania N’Kombo, Clara Archibugi, Rosa Lella a nome del comitato promotore-organizzatore
Katerina Anastasiou, co-coordinatrice della campagna europea Stop Re-Arm Europe, in collegamento dal contro-vertice a L’Aja
Omar Suleiman, rappresentante della Comunità Palestinese di Napoli e della Campania
Parisa Nazari, attivista iraniana di Donna Vita Libertà Italia
Francesca Fornario, giornalista attivista
Il coordinamento del palco sarà fatto da Rete No Bavaglio.
Invito alla sottoscrizione per la manifestazione
Organizzare una manifestazione costa. I promotori sono organizzazioni che non dispongono di grandi mezzi finanziari. Ed è importante mantenere la nostra autonoma capacità di rappresentare l’articolazione e la ricchezza delle nostre diversità anche su questo terreno. Per questo stiamo chiedendo a tutte le organizzazioni aderenti di sottoscrivere ciò che possono, anche un piccolo contributo di 30 o 50 euro è molto benvenuto.
Ringraziamo in anticipo chi vorrà e potrà aiutarci inviando il bonifico al conto corrente che l’associazione FARE ha messo a disposizione. Scrivendo “contributo a No guerra riarmo genocidio autoritarismo” nella causale.
Le coordinate bancarie (IBAN) del conto BPER Banca: IT25C0538712923IB0002192597
In ultimo, grazie
Grazie a chi ha aderito, grazie a chi parteciperà, grazie a chi sta aiutando la partecipazione, l’organizzazione, la logistica. Grazie a tutti coloro che stanno amplificando la nostra comunicazione. Grazie alle personalità che hanno aderito e ci hanno aiutato con video-appelli alla partecipazione, fra cui il premio Nobel Giorgio Parisi. Grazie agli artisti e alle artiste che ci hanno regalato loro opere per aiutare la mobilitazione.
Solo insieme possiamo farcela. E ce la faremo. Ci vediamo in piazza sabato, Porta San Paolo Roma.
[Il comitato organizzatore]
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